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Corona Virus

Telecamere per la misurazione della temperatura corporea nel Covid-19

18 Aprile 2020 by Ing. Fabio Contu

Le Telecamere per la misurazione della temperatura corporea, rappresentano una tecnologia avanzatissima e URGENTE.

Abbiamo ricevuto molte richieste di informazioni e di offerte in questo periodo di Pandemia legata al covid-19, pertanto, ritengo sia utile spiegare anche ai non addetti ai lavori come funzionano.

Fonianet Telecomunicazioni è azienda Partner Ufficiale Hikvision, che è stata tra le prime che hanno sviluppato e applicato questa tecnologia (non a caso l’azienda è cinese ed è stata anche una necessità immediata essendo nato il virus proprio in Cina  a Wuhan).

Pertanto, tecnicamente, abbiamo visto l’unione di tecnologie avanzatissime in una serie di prodotti che, a mio parere, rappresentano il non plus ultra della tecnologia attuale e saranno adottati in tutto il mondo in modo diffuso.

Non sappiamo quanto durerà la pandemia, come evolverà, addirittura alcuni scienziati hanno fatto dei test di laboratorio ed è emerso che il virus, dopo un’ora a 62°C era in parte ancora attivo e capace di riprodursi mentre era completamente scomparso dopo 15 minuti a 92°C.

Altri parlano di una seconda ondata del virus in autunno 2020.

Insomma: comunque vada, è il caso di muoversi con tempo e adottare le misure corrette per proteggere se stessi, i propri clienti e/o pazienti, le proprie aziende.

CHI SONO I DESTINATARI DELLE TELECAMERE PER LA MISURA DELLA TEMPERATURA CORPOREA?….

Gli ambiti sono i più disparati: la prima applicazione è stata fatta già da gennaio 2020 in vari aeroporti, porti e stazioni asiatiche (ma già a febbraio le telecamere termometriche Hikvision venivano utilizzate all’aeroporto di Istanbul e in altri aeroporti europei).

Ora si è capita l’importanza di questa tecnologia anche per tutte le altre strutture (sanitarie e non) e aziende.

Stiamo ricevendo richieste da: FABBRICHE, CONCESSIONARIE, ENTI GOVERNATIVI, ESERCITO, POLIZIA DI STATO, SUPERMERCATI, NEGOZI, UFFICI.

Insomma ovunque si voglia garantire la sicurezza dei propri clienti e/o dipendenti, l’utilizzo delle telecamere per la misurazione della temperatura corporea è FONDAMENTALE.

ORA QUALCHE CENNO SULLA TECNOLOGIA, MA IN MODO LIGHT, SEMPLICE E COMPRENSIBILE, SENZA TECNICISMI, COSI’ CHE ANCHE I NON ADDETTI AI LAVORI POSSANO CAPIRE.

Le telecamere per la misurazione della temperatura corporea, sono una evoluzione delle telecamere termiche, che esitono da tempo.

Una telecamera termica tradizionale, viene utilizzata per la sicurezza perimetrale (riesco a vedere un individuo grazie al calore del suo corpo anche di notte o attraverso porte o sottili pareti), per la rilevazione di principi di incendi o, ancora, per rilevare surriscaldamenti in macchine industriali.

Visti gli utilizzi, molto spesso, le telecamere termiche riescono a rilevare una variazione intorno agli 8-10°C in un campo di temperature che può variare dai -20°C ai +150°C.

Ovviamente, capirete che con una telecamera termica tradizionale non posso misurare con accuratezza la temperatura corporea di un individuo perchè una temperatura di 40°C potrebbe essere letta anche come 36°C o come 44°C. Quindi non ha senso.

QUINDI COME FUNZIONANO LE TELECAMERE PER LA MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA? (TERMOMETRICHE: si chiamano così).

Innanzitutto: viene ristretto il campo delle temperature entro le quali devono rilevare il valore di temperatura corporea (cioè tra i 30°C e i 45°C). In questo modo le telecamere saranno molto più precise e misureranno la temperatura con una approssimazione massima di 0,5°C ma, da azienda installatrice, posso dirvi che ottimizzando le condizioni ambientali e facendo una buona installazione (o usando dispositivi esterni come il cosiddetto “Black Body”) si riesce a ridurre l’approssimazione a 0,3°C o anche meno: valori,cioè, simili a quelli rilevati con un termometro a infrarossi.

DOMANDA: CHE DIFFERENZA C’E’ TRA UN TERMOMETRO A INFRAROSSI E UNA TELECAMERA TERMOMETRICA?…PERCHE’ DEVO SCEGLIERE LA TELECAMERA?

RISPOSTA: LA DIFFERENZA E’, POTENZIALMENTE, UNA VITA SALVATA.

Ti spiego il perchè.

Sai come viene misurata la temperatura corporea con un termometro a infrarossi?…

L’operatore tiene in mano il termometro e deve tenerlo a circa 5/10 cm dalla fronte della persona rilevata. Quindi la distanza dalla persona rilevata è di circa un braccio o sbaglio?…Eh si, siamo sotto il metro di distanza richiesto dal decreto italiano e dalle misure imposte dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Quindi tu o il tuo dipendente state rischiando un possibile contagio ogni volta che misurate la temperatura a un cliente o utente con un termometro a infrarossi.

Moltiplica questo rischio per 20, 50, 100, 200 persone al giorno (per quanti giorni?…) a cui misuri la temperatura…

Ne vale davvero la pena?…

DOMANDA: QUINDI, SE USO UNA TELECAMERA TERMOMETRICA PER LA MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA COME POSSO ESSERE AL SICURO?…

RISPOSTA: GRAZIE ALLA DISTANZA. RILEVERAI LA SUA TEMPERATURA A DISTANZE DI 1-2 METRI E SUPERIORI (DAI 3/4 METRI IN SU) A SECONDA DEL PRODOTTO SCELTO.
IL RISCHIO DI CONTAGIO SARA’ PROSSIMO ALLO ZERO.

LA TECNOLOGIA USATA.

Le telecamere termometriche Bi-Spectrum Hikvision usano 2 ottiche distinte: uan tradizionale (4 Megapixel) e una termica (con risoluzione che varia in funzione del modello), mixando le due immagini assieme.

La telecamera utilizza algoritmi di “Face Detection” e di intelligenza artificiale per riconoscere i volti presenti nella scena (fino a 30 in contemporanea) e concentrare la misurazione della temperatura corporea solo in quella regione dell’inquadratura (così sono più precise).

L’operatore vedrà su un Pc o un tablet un quadrato attorno al viso di ogni persona con una misura di temperatura.

Durante l’installazione si programmerà sul sistema una soglia di “temperatura di allarme” (che nel caso di Covid-19 sarà settata a 37,5°C, come da prescrizioni del Decreto italiano e indicazioni dell’OMS) pertanto, ad esempio, se la temperatura misurata sarà di 36,7°C vedrò attorno al viso della persona una quadrato verde con la scritta 36,7°C di colore VERDE.

Se la temperatura misurata sarà di 37,6°C (o superiore) vedrò attorno al viso della persona una quadrato ROSSO con la scritta 37,6°C di colore ROSSO.

Cioè già dallo schermo l’operatore si renderà subito conto che a quella persona va impedito l’accesso.

SI, MA COSA POSSO FARE, REALMENTE, A QUELLA PERSONA, QUANDO VEDO IL QUADRATO CON LA TEMPERATURA ROSSA?…

Partiamo dal presupposto che occorra isolarla ma usare comunque la massima discrezione, perchè magari quella persona  non sa minimamente di avere la febbre, ma in questo ci viene incontro la tecnologia (E QUI ENTRANO IN GIOCO ANCHE LE CAPACITA’ DI NOI INSTALLATORI).

Le telecamere hanno a bordo delle uscite di allarme, pertanto, si potrà fare in modo che il superamento dei 37,5°C generi un allarme e comandi una determinata azione (si accende una luce rossa sotto la scrivania dell’operatore, si attiva un buzzer, si blocca il tornello e si apre una porta secondaria nelle vicinanze da cui fare uscire la persona a cui fare poi ulteriori controlli).

SUGGERIMENTO: il nostro suggerimento è che vengano stabiliti preliminarmente, per ogni azienda in cui vengono utilizzate e installate telecamere termometriche, dei precisi protocolli su cosa fare in caso di rilevamento di una temperatura sopra-soglia nel modo più sicuro per le altre persone e più riservato per la persona che ha generato l’allarme. Non è una colpa: occorre buon senso.

IMPLICAZIONI PRIVACY.

Fermo restante che ogni azienda deve avvalersi di un suo consulente e/o DPO che in generale gli dia le giuste indicazioni su come gestire il trattamento dei dati riservati, facciamo presente che non è necessario che le immagini rilevate vengano registrate (perchè lo scopo è quello di effettuare un’azione immediata, impedendo l’accesso a un soggetto potenzialmente “positivo”). Qualora venissero registrate, esisteranno precise misure preliminari e autorizzazioni espresse in modo chiaro a tutela di tutti.

Ultimo dettaglio: la “Face recognition” che usano le telecamere termiche non è una sorta di grande fratello che registra i volti e vede dove sei stato tu, Signor Mario Rossi, come nei film di spionaggio.

L’identificazione del volto serve alla telecamera solo a capire il punto esatto in cui andare a rilevare la temperatura. Ma tale volto non verrà poi registrato e comparato con chissà quale banca dati.

Quella è una cosa diversa: è un sistema di controllo degli accessi biometrico, utilizzato in certe strutture per capire chi è autorizzato o meno all’ingresso, previa autorizzazione da parte degli interessati (esistono anche degli apparati totem specifici di Hikvision, che permettono sia di effettuare il controllo degli accessi con dati biometrici del volto che misurare, in contemporanea, la temperatura corporea del soggetto. Se fossi interessato contattaci e ti formuleremo una offerta anche per tale esigenza).

 

SCANNER TERMOMETRICI:

Esistono anche delle telecamere termometriche in forma di scanner/pistola, che rilevano la temperatura a 1-1,5 meti di distanza, rispettando le direttive di distanziamento sociale del Decreto e dell’OMS.

Sono prodotti molto utili in certi contesti in cui l’installazione della telecamera sia poco pratica (ad esempio: accettazione di una officina, guardiola di un accesso carraio dove le persone transitano su un automezzo come corrieri ecc.). Sono meno performanti delle telecamere ma hanno un utilizzo molto più elastico in situazioni particolari. Dove si può consigliamo, comunque, le telecamere.

ULTIMA COSA: In Italia il Decreto Sicurezza permette, alle aziende che vanno ad installare nel 2020 delle telecamere termometriche nelle proprie attività,  di usufruire del 50% di credito di imposta, fino a un massimale di 20.000 € e fino all’esaurimento di un fondo pari a 50 milioni di euro (chi prima arriva risparmia la metà, per capirci).

Per concludere: la tecnologia ci permetterà di vivere più sicuri, anche in questa fase.

 

PER CHIARIMENTI E OFFERTE CONTATTACI AL NOSTRO INDIRIZZO INFO@FONIANET.IT, AL NUMERO 327-7509675 OPPURE SUL FORM DEL NOSTRO SITO WEB.

Abbi fiducia. Ce la faremo anche stavolta.

Ing.Fabio Contu – Resp.le Tecnico Fonianet Telecomunicazioni

Filed Under: Corona Virus

Il mondo della Tecnologia nell’era del Corona Virus

26 Marzo 2020 by Ing. Fabio Contu

 

É arrivato, anche in Italia…e in questo articolo vi spiegherò come cambia il mondo della Tecnologia nell’era del Corona Virus.

Ci sarà tempo per parlare di tutto il resto: di cosa è stato sottovalutato nell’approccio generale, di come potevano evitarsi certi errori, di chi e cosa è stato sbagliato. Ci sarà tempo per tutto questo.

Molti hanno paragonato questo evento epocale, la pandemia globale, a una vera e propria guerra: le stesse paure, la stessa frenetica ricerca dei beni primari (cibo, medicinali…), la confusione nell’informazione con un continuo tam tam di informazioni e smentite, fake news, omissioni, interpretazioni faziose, allarmismi da un lato, minimizzazioni eccessive dall’altro.

Di certo questo scenario che ci si sta prospettando innanzi ci lascia disorientati, increduli, con reazioni spesso eccessive e non rispetto delle regole e della legge da parte di tanti. Pensate che normalmente quelle decine di migliaia di persone fermate e denunciate per il non rispetto dei Decreti e le restrizioni sugli spostamenti si sarebbero prese una denuncia?…Tutto è stato stravolto e la rinuncia a dei beni basilari che troppo spesso diamo per scontati come LA SALUTE e LA  LIBERTA’ hanno ribaltato comportamenti e reazioni di moltissime persone. Anche di quelle che normalmente le regole le avrebbero probabilmente rispettate.

Ma è molto diversa da una guerra, perchè non siamo isolati dal resto del mondo, dai nostri cari, possiamo sentitrli e videochiamarli anche tutti i giorni, possiamo usare Internet e sapere le informazioni del resto del mondo in un click.

COME É CAMBIATA LA NOSTRA VITA OGGI, DURANTE  IL CORONA VIRUS, NEL GIRO DI DUE MESI, E IN COSA LA TECNOLOGIA CI STA PERMETTENDO, COMUNQUE, DI ANDARE AVANTI?…

SMARTWORKING.

É una parola che continuiamo a sentire dai mass media in continuazione.

Grazie alla tecnologia, essendo stati obbligati molti uffici  a “chiudere” fisicamente (perchè non è possibile continuare a lavorare normalmente garantendo la distanza di 1 metro tra i dipendenti e adottando tutte le misure che possono garantire l’eventuale assenza di contagio), è possibile “Lavorare da casa”.

Ci si potrà collegare al proprio computer e al server aziendale in cui sono installati i vari applicativi in modalità sicura, tramite opportune VPN, con tantissime aziende che mettono a disposizione tale servizio e garantiscono di continuare a lavorare. Magari lo si farà non nel modo solito ma in modo molto vicino qualitativamente a quanto succedeva prima del Corona Virus (forse a casa in tanti sono anche più produttivi e sereni, a vantaggio della propria azienda).

Sarà possibile poi essere raggiunti al proprio cellulare personale riconfigurando il sistema telefonico dell’ufficio e abilitando un trasferimento di chiamata dal proprio interno in ufficio al proprio cellulare (in modo trasparente per il cliente che sentirà rispondere alla telefonata senza sapere che l’utente chiamato lo ha fatto da casa propria).
(se vuoi farlo anche nella tua azienda clicca qui: Contattaci per attivare lo smart working anche telefonico alla tua azienda in Sardegna).

RILEVAMENTO TEMPERATURA CORPOREA.

Per garantire un primo immediato screening su potenziali persone positive al Corona Virus, presso aeroporti, stazioni ferroviarie, stazioni degli autobus e porti (oltre che in molti esercizi commerciali) si sta effettuando la misurazione della temperatura corporea, ritenendo -come da direttive dell’OMS- potenziale “campanello di allame” una temperatura corporea superiore ai 37,5°C.

Si effettuano (in modo rapido e senza accumulo di persone in una stessa area) tali misurazioni,  utilizzando scanner termografici, termometri a infrarossi e telecamere speciali, come le bi-spectrum Hikvision che operano nel range di temperatura dei 30-45 °C, e permettono la misurazione a distanza (anche di vari metri) della temperatura corporea con una approssimazione massima di 0,5°C. (se vuoi informazioni in merito puoi contattarci : Clicca qui per avere info sulle telecamere che misurano la temperatura corporea a distanza).


SANITA’ E RICETTE
MEDICHE.

É una delle novità introdotte e utilizzate in questo periodo. Vista la necessità di minimizzare il rischio di contagio, tanto più nei confronti del personale medico che potrebbe poi a sua volta infettare tante altre persone (magari già con gravi patologie), si è optato per la trasmissione della ricetta da parte del medico anche tramite una semplice fotografia della stessa inviata su Whatsapp.  Ancora meglio, più spesso,tramite l’indicazione da parte del medico del numero della ricetta elettronica (NRE) da comunicare in Farmacia con la quale il farmacista, accedendo al sistema, potrà fornire i farmaci prescritti.


DIDATTICA ONLINE.

Ovviamente, in questo periodo, anche le scuole e le Università sono state chiuse, pertando non sarà più possibile la didattica frontale, sia per tenere le lezioni che per sostenere gli esami e le sessioni di laurea.

In questa situazione, pertanto, la scelta è stata quella di non perdere settimane di tempo utile, permettendo di continuare le lezioni (per tutte le scuole di qualsiasi livello e grado e nelle università) svolgendole ONLINE.

Numerose sono state pertanto le piattaforme (Skype, ZOOM ecc.) che consentono di realizzare aule didattiche virtuali in cui gli studenti seguono via web la lezione tenuta dal proprio docente, oppure sostengono un esame universitario o, addirittura, come sta succedendo già da alcune settimane, discutono la propria tesi di laurea online, di fronte alla webcam del proprio PC visualizzando sul proprio schermo i docenti che rappresentano la commissione di laurea che ascoltano e valutano lo studente in questa modalità.

Queste sono solo alcuni degli aspetti che la tecnologia sta permettendo di gestire in piena pandemia.

In altri paesi asiatici (come in Corea del Sud ma soprattutto in Cina) si sta facendo uso di tecnologie molto più sofisticate per il tracciamento degli spostamenti delle persone (GPS, APP obbligatorie sui cellulari, telecamere stradali con riconoscimento facciale, DRONI…) in modo da intervenire immediatamente qualora dei casi di positività in quarantena si spostino dai propri alloggi.

Tali misure molto restrittive non sono state utilizzate da noi in Italia e in altri paesi dell’UE in quanto lesive della Privacy dei cittadini e della normativa comunitaria GDPR.

CONCLUDENDO…

Per conlcudere quindi: sono emersi nuovi scenari che stanno mostrando come esistono modalità alternative di gestire la produttività e tutti gli aspetti del quotidiano, molti dei quali potrebbero essere applicati con successo ancora, una volta tornati alla normalità, permettendo un notevole risparmio di tempo e risorse.

Un limite evidenziato in questo scenario è costituito dallle infrastrutture di telecomunicazioni degli operatori a banda larga, ancora insufficienti a poter gestire una mole di traffico contemporaneo di questa entità. Infatti gli operatori italiani hanno lamentato un aumento dell’occupazione di banda dei 2/3 rispetto a quella standard che sta provocando congestioni, disservizi e rallentamenti nelle ore di particolare traffico.

Ci aspettiamo che questa emergenza Covid-19 possa portare tutti a fare delle valutazioni sul futuro, avendo fatto emergere con prepotenza criticità e necessità che forse prima non si erano mai neppure prese in considerazione…

Ing.Fabio Contu – Resp.le Tecnico Fonianet Telecomunicazioni
Cell. 327-7509675

 

Filed Under: Corona Virus

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