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Fonianet - Telecomunicazioni in Sardegna

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Ing. Fabio Contu

Telecamere ad alta risoluzione su vecchi cavi coassiali

15 Settembre 2017 by Ing. Fabio Contu

HAI UN VECCHIO IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA ANALOGICA INSTALLATO A CASA TUA O NELLA TUA AZIENDA?…

ALLORA STAI ATTENTO: QUESTO ARTICOLO  TI PERMETTERÀ’ DI RISPARMIARE TANTI SOLDI PERCHÉ’ TI SPIEGHERÀ’ COME  SOSTITUIRE LE VECCHIE TELECAMERE CON TELECAMERE AD ALTA RISOLUZIONE USANDO  I VECCHI CAVI!

Si. Questo articolo è scritto apposta per te.

Quante volte ti sei detto che avresti voluto sostituire il tuo vecchio impianto di videosorveglianza della tua casa o della tua azienda perchè:

  1. NON HA MAI FUNZIONATO BENE DALL’INIZIO!!
  2. L’AMICO DI MIO CUGINO CHE ME LO HA INSTALLATO NON RISPONDE PIU’ AL CELLULARE…
  3. E’ VERO, FUNZIONA, MA UNA VOLTA CHE C’E’ STATO UN FURTO ABBIAMO GUARDATO LE REGISTRAZIONI E ZOOMANDO SULLE IMMAGINI ERANO TROPPO SFUOCATE!…
  4. SI, FUNZIONA, MA NELLE IMMAGINI NOTTURNE NON SI CAPISCE NIENTE…
  5. LE IMMAGINI ALL’IMBRUNIRE SONO ANCHE PEGGIORI DI QUELLE NOTTURNE!
  6. VORREI POTERE GUARDARE LE IMMAGINI DAL MIO SMARTPHONE MA NON POSSO…

Credimi: da ciò che ci riferiscono i clienti che dopo questi dubbi hanno deciso di scegliere Fonianet Telecomunicazioni, l’elenco potrebbe essere ancora più lungo.

Potremmo darti una spiegazione tecnica a ognuno dei problemi sopra indicati, ma non vogliamo tenere un seminario tecnico ma solo FARTI CAPIRE CHE ESISTE UNA NUOVA SOLUZIONE PER TE CON CUI POTRAI:

  • Avere nuove telecamere ad alta risoluzione che sfruttano le nuove tecnologie e sono super-affidabili;
  • Disporre di un’azienda che sarà il tuo riferimento dalla fase di studio della soluzione alla realizzazione;
  • Sfruttare le potenzialità di nuove telecamere ad alta risoluzione in cui le immagini saranno sempre nitidissime;
  • Avrai alta risoluzione anche di notte;
  • E soprattutto avrai alta risoluzione anche all’imbrunire;
  • E potrai guardare le immagini in tempo reale dal tuo smartphone iOS o Android o altro in ogni momento;
  • IL TUTTO SENZA DOVERE PASSARE DEI NUOVI CAVI MA USANDO QUELLI ESISTENTI.
  • SENZA POLVERE. SENZA PERDITE DI TEMPO. DIMEZZANDO I COSTI. DA SUBITO.

Si: hai letto bene. Non è un miraggio. Oggi, con un nuovo standard proprietario è possibile avere telecamere con risoluzioni fino a 8 volte superiori a quelle tradizionali.

  • SE HAI UN’ABITAZIONE O UN’AZIENDA IN SARDEGNA;
  • PERCHE’ VUOI RISPARMIARE E FINALMENTE DORMIRE SONNI TRANQUILLI…
  • E FINALMENTE PROTEGGERE AL MEGLIO LA TUA FAMIGLIA E I BENI OTTENUTI CON TANTA FATICA…

CONTATTACI SUBITO E PRENOTA UN SOPRALLUOGO GRATUITO PER CAPIRE DI COSA SI TRATTA.

Contatti Fonianet

Non perdere tempo. I ladri e i malintenzionati potrebbero approfittarne.

INVESTI IN SICUREZZA.

A presto!

Ing.Fabio Contu – Resp.le Tecnico Fonianet Telecomunicazioni

Filed Under: Consulenza al cliente, News

Consulente vs. Consul-niente

30 Agosto 2017 by Ing. Fabio Contu

Ragionavo su quanto sia importante la figura di un serio consulente. In generale i clienti lamentano la SINDROME DA ABBANDONO da parte delle aziende che li seguono (nel nostro caso pratico che ho riscontrato di recente presso un nostro cliente Ente Pubblico si parlava di telefonia ma vale in tutti i settori, credetemi).

Quello che molte aziende non capiscono è che il cliente ha bisogno di un consulente che lo affianchi nel capire le sue reali esigenze e trovare una soluzione.

Io ho riscontrato 2 figure opposte: il Consulente e il Consul-NIENTE.

CONSULENTE:

– Ti ascolta;
– Ti dice anche se la tua idea tutto sommato è una cazzata perchè puoi ottenere un risultato molto migliore magari con un prezzo anche più contenuto;
– Non ha paura di risponderti al telefono anche se sa che magari è per un problema e in quel momento è straincasinato. Male che vada tu dice “Ti richiamo tra mezzora”.
– Fa come ritiene sia meglio per te o per la tua azienda e non ha paura di mettere i puntini sulle i se vuoi fare a tutti i costi a modo tuo.

CONSUL-NIENTE:

– Cerca in tutti i modi di venderti qualcosa anche se non ti serve;
– Cerca di venderti il prodotto in cui li ha il maggior margine anche se non è adatto alle tue esigenze;
– Parla sempre male della concorrenza a priori, anche quando sa di essere nel torto;
– Se non riesce a convincerti prova perlomeno a confonderti;
– Dopo averti venduto il prodotto sparisce o risponde quando gli pare, peggio di un idraulico al sabato.

E TU A CHI PREFERISCI AFFIDARTI?…

Credo la risposta sia semplice. Nessuno vorrebbe essere seguito da una persona che proprio nel momento del maggiore bisogno la abbandona al proprio destino sparendo completamente.

E se hai avuto modo di lavorare con noi ci hai riconosciuto -tra le varie cose- come CONSULENTI.

Sai dove trovarci.
Come sempre.
Noi rispondiamo.

Contatti Fonianet

Filed Under: Consulenza al cliente, News, Senza categoria

Intervista Ing.Contu: MEPA

10 Agosto 2017 by Ing. Fabio Contu

Fonianet Telecomunicazioni  è un’azienda giovane. Quando nasce e di cosa si occupa?

La Società  nasce nel 2010 e opera nel settore dell’impiantistica. Si occupa di  impianti telefonici e reti dati in rame, fibra ottica e  ponti radio, videosorveglianza, sistemi di allarme e di controllo degli accessi, anti-intrusione nebbiogeni, impianti elettrici ecc.).

Abbiamo posto particolare attenzione all’ambito delle telecomunicazioni e nell’ultimo periodo della Sicurezza anti Intrusione.

I soci fondatori hanno esperienze  ultra ventennali nel settore delle telecomunicazioni e hanno preso parte a numerosissime realizzazioni ad alto contenuto tecnologico nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni e in quello privato, anche alberghiero e industriale.

I vostri clienti sono principalmente pubblici o privati? Che tipo di esperienza avete in materia di appalti pubblici? In generale quali sono le problematiche che riscontrate lavorando con la pubblica amministrazione?

I nostri clienti sono sia pubblici che privati. Con gli enti pubblici si lavora spesso partendo da rapporti già in essere quindi in quanto aziende di fiducia si lavora anche per cottimi fiduciari, sempre passando attraverso il MePA.

Le problematiche riscontrate in generale nel pubblico sono quelle legate alla macchina burocratica che spesso spaventa gli stessi impiegati e tecnici. Molto spesso oltre ad essere impiantisti, infatti, diventiamo dei veri e propri consulenti che gestiscono anche il rapporto con i gestori (Telecom ecc.), giacchè “parliamo la stessa lingua”.

Qual è la vostra esperienza sul MEPA? Ritenete che la centralizzazione degli acquisti sia un’opportunità per le imprese? Quali problematiche avete riscontrato?

Sostanzialmente il MePA ha pro e contro.

I PRO sono legati al fatto che le piccole aziende non troppo strutturate e che non hanno il know-how per gestire la procedura di accreditamento sono tagliate fuori (a vantaggio della professionalità).

Il contro è dato invece dal fatto che spesso il criterio del “prezzo più basso”  non è vantaggioso per l’ente perché, per capirci, finchè si tratta di un prodotto (fornitura) può convenire acquistare a Torino anche se mi trovo in Sardegna, però quando si tratta di un servizio o di una fornitura in opera è diverso.

Succede che l’azienda aggiudicatrice o tarda tantissimo nel  realizzare l’attività (e causa un disservizio al cliente a volte per una differenza di poche decine di euro rispetto alle aziende locali) oppure, cerca aziende locali per subappaltare la fornitura.

Pertanto ricaricheranno sulla stessa azienda  che magari avrebbe aggiudicato la fornitura a un prezzo leggermente più alto ma in tempi molto più rapidi.

Siete iscritti alla piattaforma regionale degli acquisti Sardegna CAT?
Si,  siamo iscritti e partecipiamo a diversi appalti pubblici regionali sulla piattaforma Sardegna CAT.

Quali sono le tendenze evolutive del mercato delle telecomunicazioni negli  ultimi anni? Quali carte può giocare la Sardegna in questo settore?

Negli ultimi anni la tendenza è quella dei servizi diffusi e delle piattaforme multimediali. La banda larga permette di gestire e proporre servizi che fino a pochi anni fa –per limiti tecnologici- erano impensabili. Da questo punto di vista purtroppo la Sardegna paga lo scotto di non avere sufficiente infrastruttura in termini di fibre ottiche ecc. e quindi la banda “larga” nel vero senso è limitata ai centri più grandi come Cagliari mentre nelle altre località permane il Digital Divide.

Lo sportello Appalti Imprese aiuta le aziende a partecipare agli appalti all’estero. Avete ai pensato di internazionalizzarvi o avviare un percorso di conoscenza/ingresso in altri mercati?

Si. Noi acquistiamo già vari prodotti all’estero (Inghilterra, Polonia, Spagna) essendoci iscritti al VIES ma gestendo la nostra società “servizi” cioè forniture in opera e installazioni (quindi non la semplice spedizione del prodotto) i nostri clienti sono localizzati nel territorio sardo. Al di fuori difficilmente –soprattutto a causa dell’assenza di continuità territoriale e di prezzi troppo onerosi per i trasporti via traghetto e aereo- possiamo essere competitivi. Si perde di competitività già nella penisola proprio a causa dei costi dei trasporti. All’estero sarebbe ancora più improponibile.

Filed Under: News

Videosorveglianza: suggerimenti

15 Luglio 2017 by Ing. Fabio Contu

Come vi ho detto negli articoli precedenti, mi occupo principalmente di Impianti di Sicurezza e di Impianti di Telecomunicazioni (in questo post sulla VIDEOSORVEGLIANZA non entrerò nello specifico su questo settore, cosa che riserverò a un post successivo).

Giusto per schematizzare  e darvi una idea di massima degli argomenti in questione, gli impianti di sicurezza tradizionali possono suddividersi in 2 categorie principali: impianti d’allarme e impianti di videosorveglianza.

Entrambe queste tipologie sono fondamentalmente dei “deterrenti”, dal momento che hanno lo scopo di dissuadere dei malintenzionati dal compiere furti, rapine o altre azioni illegali ai danni di privati, aziende, istituti bancari ecc.

Le cronache ci mostrano che, ciononostante, dei ladri molto determinati possono mettere ugualmente a segno le loro azioni. Ma è anche chiaro che tra una casa o un negozio privo di impianto d’allarme o di videosorveglianza e uno in cui si vedono chiaramente delle telecamere posizionate a sorvegliare gli accessi o una sirena d’allarme sulla facciata, i ladri preferiranno l’obbiettivo più “sicuro”.

LA REGOLA GENERALE NELLA VIDEOSORVEGLIANZA:
PREZZI BASSI = MOLTO PROBABILE BASSA RISOLUZIONE DELLE IMMAGINI.
PREZZI PIU’ ALTI = MOLTO PROBABILE MAGGIORE RISOLUZIONE DELLE IMMAGINI.

Prima di addentrarmi nei dettagli voglio citarvi un caso specifico successo presso l’abitazione di un cittadino che, successivamente all’accaduto, si è rivolto alla mia azienda per un impianto di videosorveglianza progettato e realizzato nel modo idoneo.

I FATTI: Inverno. All’imbrunire alcuni individui appiccano fuoco alla sua utilitaria con della benzina e scappano nel giro di 2 minuti. Alcune telecamere riprendono la scena ma sono delle telecamere di tipo molto commerciale e bassissima risoluzione. Pur disponendo del filmato le forze dell’ordine non riescono di conseguenza ad avere alcun elemento che possa aiutare ad avere informazioni utili alle indagini.

RISULTATO: La spesa finale è stata notevolmente superiore al costo di un buon impianto di videosorveglianza.

QUALCHE SUGGERIMENTO A CHI VORREBBE TUTELARSI?…

Le tecnologie sul mercato permettono di realizzare impianti di videosorveglianza analogici (che possono comunque utilizzare grazie ad idonei strumenti le tecnologie moderne: ad esempio i Web Servers integrati nei registratori DVR che permettono l’interfacciamento del sistema di videosorveglianza a un router ADSL o UMTS con indirizzo IP Pubblico o a servizi appositi con IP Dinamico e la visione da remoto), o IP.

SISTEMI ANALOGICI TRADIZIONALI: – Prezzo contenuto ma bassa Risoluzione.
SISTEMI IP:                 – Prezzo più elevato e alta Risoluzione.

IL MIO SUGGERIMENTO?…UN SISTEMA IP…
COMUNQUE SE PROPRIO DEVO DARMI (COMMERCIALMENTE) LA ZAPPA SUI PIEDI POTRESTE OPTARE SU UNA SOLUZIONE INTERMEDIA. ANCHE SE POCHI LA CONOSCONO.

SI CHIAMA: VIDEOSORVEGLIANZA AD ALTISSIMA RISOLUZIONE SU CAVI COASSIALI

Rispetto ai vcchi sistemi di Videosorveglianza analogici che possono raggiungere una risoluzione massima di circa 0,4 Megapixel (720×576 pixel), la risoluzione Full HD a 1920 x 1080 pari a 2.1 Megapixel, consente di avere un dettaglio delle immagini 5 volte superiore e una proporzionalità dimensionale con un’area d’azione più ampia.

Alcune case hanno sviluppato successivamente degli standard proprietari che pur funzionando sui vecchi cavi coassiali (RG59 ecc.) permettono di avere una risoluzione anche 20 volte superiore rispetto a quella delle telecamere analogiche tradizionali. vete capito bene: 20 VOLTE.

Immaginate di avere un budget limitato e un sistema di 20 telecamere analogiche. Se voleste un sistema IP dovreste realizzare integralmente da zero un cablaggio in cavi in rame (o fibra ottica) con un costo diciamo non bassissimo. Con i sistemi sopra esposti dovreste solo acquistare le nuove telecamere e il DVR di registrazione. L’importo cambia parecchio.

LIMITI: I SISTEMI CHE NASCONO GIA’ IP PERMETTONO DI SFRUTTARE AL 100% LE POTENZIALITA’ DEI NUOVI SOFTWARE MENTRE I SISTEMI ANALOGICI, ANCHE SE AD ALTISSIMA RISOLUZIONE IN CONTESTI PARTICOLARI SONO UN PO’ LIMITATI COME FUNZIONALITA’ (ma diciamocelo: nessuno di voi ha casa alla NASA e un buon sistema analogico ad alta risoluzione moderno potrebbe fare al caso vostro a casa o in azienda permettendo di contenere i costi).

Contatti Fonianet

Un ultimo suggerimento: il denaro investito in Sicurezza non è mai perso.

Filed Under: Sicurezza Anti Intrusione

Antintrusione: Via Cavo o Wireless?

10 Giugno 2017 by Ing. Fabio Contu

Oggi parleremo di Antintrusione. Parlare di argomenti “tecnici” in modo semplice e comprensibile a tutti è il mio principale obbiettivo nel momento in cui decido di scrivere un articolo, TANTO PIù SE PARLIAMO DI SICUREZZA ANTINTRUSIONE.

La cosa più semplice e rapida sarebbe usare i soliti tecnicismi da addetti ai lavori in cui -per definizione- soltanto chi conosce l’argomento specifico riesce a capirci qualcosa ma, sinceramente, preferisco spendere un po’ di tempo extra per rendere alla portata di tutti le problematiche di cui parlo.

La mia idea di scrivere questo articolo di guida alla scelta tra sistema antintrusione Wireless o filare nasce stavolta, stranamente, da una questione opposta. Vi spiego…

 

L’altro giorno ho letto su facebook un annuncio sponsorizzato che pubblicizzava il sistema antintrusione Wireless “X” come soluzione a tutti i mali portando come giustificazione il fatto che nel caso di allarmi filari (via cavo) è possibile tagliare un filo per disattivare il sistema…
Se io spiegassi allo stesso modo la questione a mio nipotino di 4 anni credo che mi direbbe di essere un po’ più tecnico e che se dico lo bugie mi si allunga il naso come a Pinocchio…

Ci vorrebbe un po’ più di onestà intellettuale e di “precisione” quando si parla di argomenti delicati come la sicurezza delle persone. Non bisogna essere troppo tecnici da un lato (vizietto di molti che credono di sembrare in questo modo più “fighi” e bravi), ma neppure troppo semplicistici dall’altro. Detto questo…

 

ALLARMI CABLATI VS. ALLARMI WIRELESS.

Smontiamo subito l’idea che nei sistemi di sicurezza cablati basti tagliare un cavo per disattivare un sensore o l’intero sistema perchè non è assolutamente vero. Se così fosse sarebbe come togliere tutte le lampadine da casa sperando che i ladri abbiano paura del buio…Non capiterà.

Chi progetta centrali di allarme, chi progetta sistemi di allarme ad hoc per una determinata esigenza di un cliente (cosa che faccio io stesso), “sa fare il suo mestiere”. Vengono sempre prese in esame le criticità, “i punti deboli” di una abitazione o ufficio o negozio, le possibili vie di accesso e di fuga.
CHI PROGETTA PENSA COME SE FOSSE UN LADRO.

Quindi non pensate che se i ladri staccano la sirena esterna questa non suoni, infatti dietro di essa c’è un dispositivo meccanico anti-manomissione chiamato “tamper” (collegato alla linea anti-sabotaggio), che attiva l’allarme nel caso in cui la stessa venga staccata dalla parete. Stesso discorso se si provoca una interruzione di alimentazione elettrica al sistema ecc.

E’ possibile equipaggiare la centrale di allarme  di un combinatore per linea fissa PSTN (cioè il dispositivo che in caso di allarme chiama o invia un sms di allarme a una sequenza di numeri telefonici impostati in fase di installazione), o mobile (sim GSM o usim UMTS), in modo che in caso di problemi a uno dei 2 il secondo garantisca comunque il funzionamento (potrebbe capitare un problema alla linea fissa o dei lavori al ripetitore di zona dell’operatore mobile scelto che mettano provvisoriamente offline uno dei 2 sistemi).

PS: Suggerimento da un milione di euro. Verificate sempre la copertura dei vari operatori (Vodafone, Tim, 3 ecc.) PRIMA di acquistare la SIM/USIM per il combinatore per essere sicuri di avere la massima copertura del segnale.

LIMITI DI UN SISTEMA D’ALLARME WIRELESS (e soluzioni).

Cerco di semplificare la cosa tramite un piccolo esempio. Possiamo paragonare tutti i segnali presenti nell’aria (GSM, UMTS, Wireless alle varie frequenze, Bluetooth ecc.) come tante persone che parlano in una stanza con tante lingue diverse. Più uno alza la voce (potenza del segnale) più lontano lo sentiamo.
Più le lingue sono diverse più possibilità abbiamo di distinguere ciò che dice la persona che parla la nostra lingua. Se tutti parlassero la stessa lingua allo stesso volume beh, allora inizieremmo ad avere dei problemi.

Esistono dei dispositivi che possono disturbare i segnali Wireless o eliminarli completamente in una determinata area. Si chiamano JAMMER.

-Quindi in teoria mi stai dicendo che se io ho un impianto di allarme Wireless un ladro potrebbe renderlo inutilizzabile?

Assolutamente no. Altrimenti farei come il professionista di cui vi ho parlato all’inizio che dice che tagliando un cavo metto fuori uso l’allarme.

I moderni sistemi di allarme (quelli che vendo io e la mia azienda lo fanno al 100%) hanno al loro interno dei dispositivi “anti-jammer”.
Il procedimento -per semplificarvelo come sempre- si basa a grandi linee sull’emettere un segnale per comunicare costantemente con un altro dispositivo remoto. Qualora un jammer entrasse in funzione nelle vicinanze dell’impianto di allarme, taciterebbe anche questo dispositivo e il sistema lo interpreterebbe subito come un tentativo di intrusione lanciando l’allarme.

– QUINDI, RIASSUMENDO, IMPIANTO FILARE O WIRELESS?

Non esiste una ricetta generale. Varia di caso in caso. Motivo per cui è sempre fondamentale effettuare un accurato sopralluogo prima di fare una proposta per capire le esigenze esatte del cliente e studiare la struttura in oggetto.

Di certo, un suggerimento che posso darvi (dettato dall’esperienza) è che:

– Se state costruendo o ristrutturando un appartamento cercate sempre di predisporre sottotraccia apposite tubazioni e predisposizioni future per impianti antintrusione o di videosorveglianza filari.
– I sensori Wireless potrebbero essere utilizzati (anche in contemporanea a sensori via cavo) nei punti più difficili da raggiungere o in appartamenti già finiti in cui non è pensabile rimettersi a spaccare i muri per passare i cavi (provate a proporlo a vostra moglie e vediamo che lingua userà per dirvi di non pensarci neppure! n.d.r.).

Per concludere: AFFIDATEVI SEMPRE A DEI PROFESSIONISTI SERI PER UN IMPIANTO ANTINTRUSIONE.

CHI VI FA OFFERTE SOLO SULLA CARTA O VI PROPONE CIFRE MOLTO BASSE DEVE SEMPRE FARVI SOSPETTARE.

PARLIAMO DELLA SICUREZZA DEI VOSTRI CARI E DELLE VOSTRE COSE. NON DIMENTICATELO MAI.

Per sopralluoghi gratuiti in tutta la Sardegna per avere una nostra offerta scrivici sul form della nostra pagina CONTATTI

In alternativa scrivici su info@fonianet.it o chiamaci al numero 327-7509675.

Filed Under: Consulenza al cliente, News

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